Arteka: Plutone

17 aprile 2008

Plutone

È il grande principio maschile. Rappresenta i testicoli, ricettacolo del seme. È il principio eliminativo o rimovente. Esprime il bisogno di ricominciare, di purificare, di portare alla luce del buio, ma anche la coazione a ripetere, cioè di rimettere in scena sempre i propri traumi.


Domicilio primario: Scorpione
Domicilio base: Ariete
Esaltazione: Gemelli
Esilio: Toro e Bilancia
Caduta: Sagittario

Giro dello Zodiaco: 250 anni circa
Passo annuale: dai 50 sessantesimi ai due gradi circa

È il richiamo dell’elemento più inconscio, istintivo, anarchico, caotico, primordiale. È energia legata al passato a ciò che è rifiutato, rimosso che certo può condizionare ogni dire ma anche liberare e mettere in contatto forze più pure ed elementari dell’uomo, di cui si deve prendere coscienza.

Plutone è la forza disgregatrice e fa appello alla nostra capacità di rimettere insieme i pezzi, di creare un nuovo centro. Plutone distrugge ma costruisce insieme altre cose nuove, tramite una crisi. È l’inconscio e tutto quello che ne nasce, l’attività psichica profonda, la sessualità, certi stati repressi e la violenza che la repressione scatena.

Plutone nuove l’energia psichica, predispone all’occultismo, al magnetismo. Rappresenta la trasformazione e la rigenerazione portando l’essere a un mutamento lento ma costante. Saranno i segni più immaturi cioè il cancro e i gemelli a sopportare i mutamenti di Plutone. Per loro è una disgrazia perché vorrebbero essere eternamente uguali al primo giorno di nascita e che le cose del mondo fossero eternamente uguali come è stato loro insegnato dalla madre.

Plutone porta ambizione, desiderio di indipendenza, elevazione spirituale, attitudine alla ricerca e al comando. Se è dissonante può dare ribellione, problematiche inconsce, oppure dolore psichico. Plutone è nascosto, è sottoterra; tra il nascondere e l’occultare troviamo la menzogna, l’intrigo e l’inganno. Il plutoniano vero mente. Per lo Scorpione che è un plutoniano di elezione, dire la verità lo infastidisce, lo demoralizza perché ama il nascosto.
Nettuno contesta la verità, ma Plutone la nasconde, l’occulta oppure manovra dietro le quinte. Plutoniano è uguale a manipolatore, a istrione, tende a raccontare frottole anche a se stesso, tende alla mitomania. È un attore, come se la frustrazione creativa cercasse sfogo nelle manifestazioni narcisistiche. Il plutoniano frustato o non, ha bisogno di conferme per cui è un protagonista, magari attraverso la negazione solare, attraverso il mistero. Per un plutoniano togliere il mistero, mettere tutto alla luce del sole è una grande punizione.

Associato a favolosi tesori e ricchezze incredibili, nelle profondità della Terra, scendendo fin nelle sue viscere attraverso grotte segrete, lontano dalla luce che illumina la superficie del mondo conosciuto. Il regno nascosto è quello dell’inconscio individuale e collettivo, in cui l’intrepido viaggiatore deve entrare solo per conquistare conoscenze segrete e ricchezze inestimabili.

I principali temi legati a Plutone riguardano la rinascita e la rigenerazione, il ciclo della vita, della morte e del rinnovamento, i processi vitali di trasformazione e di distruzione e l’energia del rinnovamento intrinseco. Tendono a condizionare il pensiero e i sogni dell’umanità. La leadership e la classe dirigente a imporre al popolo un ordine sociale più statico, con cui creare un’illusione di stabilità. Plutone si identifica a livello delle emozioni, della psiche e nell’immagine di sé o nell’identità. La morte e la graduale degenerazione fisica vengono accettate come eventi inevitabili; di trasformare il livello personale di coscienza dall’interno.
La posizione di Plutone nelle case natali indica il punto della rinascita archetipica.

Plutone dio dell’interiorità; prima della scoperta nel 1930 si celava nell’inconscio dell’uomo, rivelando la propria esistenza nella mitologia. Viene associato alla fine e all’inizio, alla morte e alla rinascita a nuova vita. Associato all’industria e alle armi nucleari grazie al plutonio, utilizzato per generare energia. Sotto l’aspetto “la fine” o “la morte” appaiono inevitabili; resta da scoprire il nuovo modello di vita che ci attende.


Nessun commento: