Arteka: Saturno

12 maggio 2008

Saturno


Saturno è ultimo pianeta visibile ad occhio nudo. Lo Zodiaco non cessa mai di presentarci le due metà di tutto; procede per opposti. Saturno nella sua qualità di pianeta opposto al Sole, non indica la fine di ciò che inizia con il Sole, ma un altro inizio, un'altra vita.

Figlio di Urano e Gea, divenne re dei Titani e sposò la sorella Rea. Sua madre si lamentò con lui che Urano avesse respinto nel suo ventre i Giganti Centimani e i Ciclopi al momento del parto e gli diede un falcetto con cui ferirlo quando si fosse nuovamente avvicinato a lei. Crono tagliò i genitali a Urano e, da quel momento, governò al suo posto. Ma ben presto si rivelò altrettanto brutale e dispotico quanto il padre. Imprigionò i Giganti e i Ciclopi nella terra ancora una volta e, dopo aver saputo che uno dei suoi figlio l’avrebbe eliminato nello stesso modo in cui lui aveva eliminato suo padre, inghiottì tutti i suoi figli alla nascita. La moglie Rea, gli generò Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus. Crono riuscì a mangiarli tutti tranne Zeus, che rea sostituì con una grande pietra.

Zeus venne allevato in segreto. Quando sposò Meti, la convinse a dargli un emetico da mescolare con una bevanda, che avrebbe fatto vomitare a Crono gli altri suoi figli. Seguì una guerra in cui Crono venne sconfitto da Zeus. Crono venne scacciato negli abissi del Tantaro, dove di Giganti Centimani si preoccupavano che non fuggisse.
Che Saturno rappresenti il freddo è indubbio. I suoi due domicili occupano i segni invernali più rigidi. Il comportamento saturnino è sempre considerato pacato e diffidente, ha il compito di raffreddare gli energetici entusiasmi solari. Suggerisce una realistica visione delle cose. Notare che non viviamo nel migliore dei mondi possibili significa esercitare un sano spirito analitico (mito di Cassandra). Razionalità e logica sono straordinari coefficienti dell’intelligenza.

Perdere le illusioni per una spontanea volontà di analisi o per un’imposizione delle circostanze significa un’operazione di rinuncia e privazione. Posizioni natali e transiti di Saturno insegnano, crisi di ripensamento, autocritica, periodi estremamente efficaci. Simbologia di potere, si erige su una paziente costruzione logica. La simbologia di vecchiaia, legata a un mondo matriarcale, governato da Saturno – Atena. La simbologia della durata corrisponde nel nostro corpo allo scheletro.

Nella storia della Bella e la Bestia, la Bestia è sempre il lato ombra del Principe Azzurro. Saturno, la cui analogia con la figura della Bestia è riconosciuta ma il cui alter ego come Principe Azzurro spesso non è considerato; in mancanza dell’una o dell’altra corrispondenza, il simbolo non riesce ad esprimere tutto il suo significato. Saturno simboleggia un processo psichico, una qualità, un tipo di esperienza. Non è solo l’emblema del dolore, di restrizione e di disciplina; un simbolo del processo psichico, attraverso il quale l’individuo riesce ad utilizzare le esperienze del dolore, della restrizione e della disciplina come mezzo per la maggiore consapevolezza e una maggiore realizzazione. La psicologia ha dimostrato che nella psiche dell’essere umano esiste una motivazione, un impulso che lo spinge a realizzarsi e a completarsi. La realizzazione, nella quale ogni qualità umana ha un suo posto, inserendosi nell’ambito di un tutto.

Saturno è in analogia con il valore educativo della sofferenza e con la differenza tra i valori esteriori, quelli che acquisiamo dagli altri, e i valori interiori, quelli che siamo riusciti a scoprire noi stessi. Nell’astrologia tradizionale, Saturno è conosciuto come un pianeta malefico. Le sue virtù sono l’autocontrollo, tatto, frugalità, prudenza. I suoi vizi si manifestano attraverso l’emozione della paura; è privo di qualsiasi senso dell’humour.

Apportatore di limitazioni, di frustrazioni, di duro lavoro, e di rinuncia, è in analogia con la saggezza e l’autodisciplina dell’uomo che lavora senza posa e non commette l’errore di sorridere alla vita. Nei segni e nelle case, Saturno delinea i settori della vita nei quali l’individuo tende a sentirsi limitato nella sua libertà di esprimersi, tende ad essere frustrato o a dover affrontare delle difficoltà. Saturno corrisponde a quelle circostanze che si “verificano”, a questo è dovuto l’appellativo di “Signore del Karma”, descritto come il Guardiano della Soglia solo in virtù di esso possiamo conseguire la libertà attraverso l’autoconoscenza.
Le esperienze di frustrazione risultano educative sia in senso pratico che in senso psicologico. Gli esseri umani non conseguono il libero arbitrio se non attraverso la scoperta di sé stessi. Saturno non incoraggia il trarre piacere dal dolore ma l’importanza della libertà psicologica.

Nella nostra psiche Saturno ha una somiglianza con Parsifal, quando si ritrova nel castello incantato e vede il Graal; noi cerchiamo di chiederci il perché. È possibile che ogni contrattempo, ogni delusione, o ogni paura possono essere utilizzati come mezzo per la migliore comprensione del misterioso meccanismo della psiche, verso tali esperienze si possa gradualmente imparare a capire il significato della nostra vita stessa. L’uomo si crea continuamente il proprio mondo, secondo gli schemi di pensiero che lui stesso genera, e da vita a d una realtà che è l’espressione esteriore di tali schemi. Un’esperienza di natura saturnina è la solitudine.

La vera sofferenza comincia soltanto quando le idee inconsce di ciò che è giusto o fattibile entrano in diretto conflitto con il cammino interiore che l’individuo sta seguendo; e ciò si traduce di solito nella tormentata sensazione interiore di inutilità e di mancanza di uno scopo. Questa distruttività è connessa al senso di colpa e alla paura.

Di solito tutto ciò che emerge è la distruttività, ed è stata definita come malefica, le è stata attribuita una personificazione come un’energia esteriore o come un personaggio conosciuto tipo Satana; il quale è molto simile a Saturno, munito di zoccoli e corna come il Capro del Capricorno. La natura di questo conflitto tra conscio e inconscio, tra luce e tenebra, non è malefica né benefica; è necessario alla crescita e da esso derivano una definitiva integrazione e maggiore consapevolezza.

Il dualismo che in individuo scopre in se stesso sotto la soglia della psiche è problematico perché tendiamo a dimenticare che tutto ciò che sta in piena luce, forma un’ombra scura.


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