Arteka: Toro

16 aprile 2008

Toro

Il Toro dice “io mi nutro”. L’egoismo è forte. Manca la capacità di adattamento. È abitudinario. Questo gli può dare angoscia. Comunque un Toro con dei valori di aria, ecco che la flessibilità gli viene anche se tenderà poi a ricorrere alle abitudini precedenti. L’angoscia che tutto questo può dare al Toro, viene affrontata proteggendosi col denaro, la materia.




Segno di Terra, fisso, femminile, negativo, notturno, freddo e secco.
Asse egoismo/sessualità

Il Toro sa che deve ricostruire l’energia bruciata dall’ariete. Il suo primo compito è di ingerire calorie e che non si risolve nell’allungare la mano verso il cibo. Il cibo per il Toro s’intende anche cibo morale. Da qui nascono due suoi precisi comportamenti: uno è l’insofferenza per qualsiasi tipo di angoscia. Il Toro, quando il valore Toro è puro, ha molte difficoltà a fare per esempio del volontariato. Quando una persona sta male, soprattutto quando un Toro è maschile ci soffre moltissimo. Anche la propria sofferenza lo aliena. La placidità del Toro è una sana ricerca di equilibrio, di economia dei sentimenti e mira a una visione serena della vita.
Il Toro vuole vedere la vita serena altrimenti si angoscia. La seconda conseguenza è la capacità organizzativa del lavoro concepita come fonte di sicurezza oltre che di serenità. Il lavoro per il Toro è importante e determinante. Il Toro ha un ritmo lento. È un lavoratore instancabile e accetta lavori umili. Qualsiasi attività, la svolgono secondo il principio del massimo rendimento con il minimo spreco di energie. Inesistente pigrizia, perché per molti agire, vuol dire muoversi; i Toro sono dei grandi macinatori di lavoro, per amore del quieto vivere; il Toro è arrendevole e da prova di pazienza; non ha un temperamento aggressivo e non ama far tardi alla sera ed è un elastico ipotiroideo (gli fa bene il mare).
Ha scarsa curiosità umana, è conviviale ma non è molto socievole stranamente; in certi momenti può diventare chiuso. Le gioie del palato sono importantissime; ha un rapporto quasi carnale con tutto ciò che gli garantisce benessere e serenità. Hanno un amore per il cibo fino a guadarlo, palparlo, posarlo in un certo modo. Questo rapporto carnale riveste anche il settore affettivo dove la gelosia e possessività del Toro lo rendono vulnerabile ai tradimenti anche di pensiero o di azione. Tendono a far coincidere felicità e benessere, si rifiutano di prendere in considerazione altri modi di essere felici che non siano quelli legati al buon cibo e alla solidità economica.
Certe sottili esigenze dello spirito sfuggono alla sua intelligenza che non è molto brillante perché è lenta e deve ponderare. Non ha una intelligenza dinamica, svelta, è lento. È comunque orientato verso i risvolti pratici dell’esistenza. Inutile dire che nella placidità taurina o ingrassa il seme della monotonia oppure c’è questa stasi dovuta alla tiroide.
Gesti e atteggiamenti molto lenti e ripetitivi; li prende facilmente una insoddisfazione (difficile da spiegare visto che hanno Giove) perché vorrebbero sempre di più. È l’oculato risparmio di energia che diventa mania di risparmio; il Toro non è avaro ma è taccagno. Ha un concetto del superfluo molto personale. Il Toro ha un temperamento affettivo accomodante che risulta troppo indifeso se non tendesse a esercitare la sua affettività in un ambito ben circoscritto, il suo territorio, e se le sue emozioni non fossero limitate sia da una scarsa gamma percettiva, sia dal rifiuto dell’angoscia.
I Toro hanno la prerogativa di voler rimuovere discorsi che potrebbero disturbarli, non li vogliono sentire in certi casi. Tra uomo e donna Toro c’è una diversità notevole. La donna Toro riesce a andare oltre queste cose facilmente, gli uomini no, sono intestarditi.
L’amplesso per il Toro è un inno alla gioia dove tutto si svolge secondo natura, seguendo lo schema della fondamentale salute psico - fisica. Questo non farà mai del Toro un personaggio erotico, e gli uomini hanno un vero handicap per la loro virilità; un handicap mentale naturalmente non fisico da superare con la quantità e la qualità. Loro superano questo handicap sessuale così diventando ingordi e logicamente insoddisfatti perché nell’ingordigia sessuale non c’è equilibrio.
La sessualità del Toro si esprime in lavori manuali che vogliono contatto con il materiale del tipo legno, pietra grezza; loro amano molto questi materiali naturali. Se il Toro perdesse la vista potrebbe anche impiccarsi. Il Toro detesta le pugnalate alla schiena e gli intrighi che sono invece cari allo Scorpione. Il Toro ama sempre la mamma anche se gli da addosso. Il Toro ha le braccia corte (difficoltà a dare).
Riassumendo: possedere per essere felici; un rapporto quasi carnale con tutto quanto garantisce benessere e serenità; consumismo quasi sfrenato; istinti molto forti; il tradimento lo colpisce nel profondo; amore per i bambini, per gli animali; voracità, edonismo, sordità inconscia, tendenza ad affrontare la vita a viso aperto, non aspira al dominio ad ogni costo. Riguardo alla salute è sano sia fisicamente che moralmente; insofferenza alle malattie e a chi ne fa argomento di discussione.
È un ottimo amico, ha pazienza di supportare gli altri; persona fedele nell’amicizia; i suoi bisogni sono la prudenza, ha bisogno di essere solo a volte, mentre altre si circonda di gente lamentandosene; diplomazia.

Domicilio primario: X.
Domicilio base: Venere.
Esaltazione: Giove.
Esilio: Marte e Plutone.
Caduta: Mercurio.

Domicilio primario: Venere.
Domicilio base:
Esaltazione: Luna.
Esilio: Marte e Plutone.
Caduta: Urano.


Corrispondenza con il corpo umano: naso, bocca, gola, tonsille, e corde vocali, vista. Il collo, la nuca, bulbo rachidiano, il cervelletto. Predispone a tutti i mali concernenti le alte vie respiratorie e probabilmente anche a fastidi in relazione a sforzi esagerati o esagerazione alimentare o, ancora, eccessi nel bere. In genere costituzione robusta, forza fisica.


Corrispondenza stagionale: il periodo primaverile della riproduzione.

Simbologia stagionale: la natura è condizionata dalla necessità di procreare (Venere e X). Il suo ritmo si fa più pacato, perché l’attività frenetica e l’aggressività sarebbero più dannose che utili in questa fase del ciclo vegetativo (esilio di Marte). La vita del singolo perde la sua importanza assoluta, egocentrica, e diventa veicolo di una nuova vita (esilio di Plutone). Si attenua parallelamente l’acume critico - intellettuale che limiterebbe una serena comunione con la natura (caduta di Mercurio). Aumenta invece l’adattamento ottimistico che consente all’Io di proiettarsi nell’ambiente naturale sfruttandolo per assicurare il futuro delle proprie creature (esaltazione di Giove).

Segno della materializzazione delle forze generatrici dell'Universo, il Toro marca l'azione del seme nel seno della Madre/Terra. É la sostanza organica che circonda e nutre il grano, la potenza creatrice del mondo a nascere al profumo sconvolgente di un Universo in fiore i cui calici si aprono ai raggi del Sole affinché si compia la fecondazione. Evoca anche tutto ciò che l'amore comporta di poetico, di spontaneo e di idealista. Simboleggia il destino dell'animo umano, che attraverso l'ebbrezza voluttuosa che la invade, riporterà dall'esperienza sensuale le emozioni dell'infinito.

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