Arteka: XII Casa

17 aprile 2008

XII Casa


Opposta alla casa sesta, che è la casa del quotidiano, del consueto, del domestico, del limitato, la dodicesima è la casa del sublime, dello straordinario, dei più vasti orizzonti.

Liberato da pesi materiali l’individuo si trova solo davanti al suo destino, può dimenticare il quotidiano per sopportare la solitudine, abbandona le cure del corpo per guardare in faccia la morte.

Questa casa che chiude il cerchio dello Zodiaco, si congiunge alla prima; nella prima casa abbiamo visto l’Io allo stato puro; nella dodicesima lo troviamo allo stadio complesso, cioè trasformato dagli eventi.

Il significato dei dodici segni in dodicesima casa

Una casa dodicesima molto forte indica spesso un atteggiamento sereno nei confronti della morte, molto liberale, in senso filosofico, nei confronti del suicidio. Ciò che si oppone al consueto, è l’insolito, tutto ciò che esce dagli schemi precostituiti: la dodicesima può indicare il distacco umoristico, la tendenza al sarcasmo, all’ironia, alla satira, al paradosso; o, se negativo, il desiderio di essere originali a ogni costo, una curiosità morbida per le stranezze, una sorta di sfida dell’uomo al mondo e alla società.

Indica i luoghi rinchiusi, dove la persona può rifugiarsi in cerca di solitudine, una comunità elettiva o religiosa (conventi, eremitaggi), circostanze di famiglia la costringono a trascorrere un certo periodo della sua vita (orfanotrofi, collegi) o luoghi dove la società isola deliberatamente coloro che per pazzia o criminalità disturbano la normalità della casa sesta. Indica se il soggetto rischia di trascorrere un breve o lungo tempo nei luoghi di segregazione suddetti.

La dodicesima spalanca le porte dell’infinito e assicura capacità di astrazione delle minuzie quotidiane; è la casa del Tempo e dell’Eternità, indica il nostro atteggiamento nei confronti dei grandi problemi e delle prove della vita. Mentre la casa sesta è la casa del lavoro come compito quotidiano, come disciplina impiegatizia o come dipendenza dagli altri; la casa dodicesima si presenta come stimolo all’indipendenza, come insofferenza della routine, come ricerca di un isolamento o di un esilio.

L’analisi è molto difficile. Psicologicamente la casa dodicesima indica la forza morale e la preparazione alla morte, in quanto la nostra maggiore o minore capacità a strapparci al materiale e al quotidiano dischiude con serenità le porte dell’immenso. Questa casa è spesso la più silenziosa. Politicamente ha di rado un influenza diretta, ma può dare profondità e distacco a una politica audace o la forza anticonformista di una sfida alla società.

Non indica la “fine del tutto” ma la conclusione di un ciclo che, anziché spegnersi nel nulla, spalanca la porta su conclusioni alternative. L’uno e il dodici, a differenza del sei e del sette, sono paralleli non contigui, il primo e l’ultimo anello di una catena, saldati insieme. Tra le pieghe della dodicesima si celano il terrore del diverso e dell’esaltante fascino della fuga; il primo è molto più diffuso del secondo. L’uomo è condizionato a pensare e ad agire secondo un modulo che costruisce attorno alla sua egopatia le barriere rassicuranti del territorio, della casa, della famiglia, del lavoro, convincendolo infine di far parte di una sana normalità, rappresentata dalla simbologia della sesta.

Le case sopra l’orizzonte propongono un progressivo distacco che dopo aver raggiunto nell’undicesima un atteggiamento critico nei confronti del comportamento vitalistico, scivola con la dodicesima nella contestazione della normalità. La normalità è relativa e corrisponde al modo di pensare della maggioranza al presente. “L’eccezione che conferma la regola” rappresenta l’alibi della norma nei confronti di chi non le obbedisce.

Mentre la prima esalta l’unicità dell’io, e la settima esalta l’esistenza degli altri, mentre la quarta proclama “si sta bene in casa” e la decima risponde si sta bene fuori casa, la sesta e la dodicesima sono costrette ad avanzare del dubbio.

Entrambe finiscono con l’adottare certe modalità di difesa, proprie del settore opposto. Nel passato chi si staccava dalla norma adottava un abito, una foggia, che suggellasse questo suo distacco prendendola a prestito dalla simbologia della sesta, l’abbigliamento. Obbediva a due scopi: rassicurare la maggioranza dandole modo di identificare una minoranza per poi ignorarla o difendersene, e rassicurare la stessa minoranza grazie a una mimesi della simbologia opposta “siamo una minoranza (XII) ma vestiamo (VI) tutti (VI) allo stesso modo (VI)”.

Una forte dodicesima, opposta ad una sesta vuota, suggerisce noncuranza nei confronti del proprio modo di vestire, trascuratezza.

Nella simbologia salute, se nel tema prevalgono valori Toro e Leone, possiamo avere noncuranza nei confronti della salute, la tendenza a ignorare il problema delle malattie, a non farsi cruccio dei minimi sintomi e diffidare di medici e medicine. Questo si risolve molte volte in un autentico vantaggio per la salute stessa, che diventa debole quando si ha paura di perderla.

Un'altra possibilità è quella del compiacimento nella malattia, nell’esposizione delle piaghe proprie e nella contemplazione delle altrui, così forte da impedire il desiderio di guarire la malattia stessa. Ecco perché la cure infermieristiche vanno collegate alla dodicesima ed al segno dei Pesci, mentre nel settore opposto troviamo l’attività medica.

Nella dodicesima troviamo i luoghi dove la normalità viene confinata e controllata, siano essi ospedali, manicomi, prigioni.
La simbologia Luna – infanzia del Pesci e Mercurio – adolescenza della Vergine, indicano gli orfanotrofi e i collegi. Questi istituti hanno in comune l’isolamento forzato.

La solitudine può essere una gioia, o una condanna, una condanna che punisce la gioia. L’estro, la fantasia, l’intelligenza, e peggio ancora il genio, creano attorno a chi li possiede, nella pratica della vita quotidiana, una terra di nessuno di diffidenza che spesso si trasforma in astio.

L’intelligenza è lo strumento grazie al quale l’uomo arriva a scoprire ciò che ancora non conosce; ogni grande scoperta sconvolge sia la tranquillità delle idee correnti, sia la fiducia nella durata del mondo. La casa dodicesima rappresenta l’ignoto: l’ignoto non come l’inconoscibile, ma esprime il fascino dell’ignoto e l’ansia di varcarne la soglia.

L’affanno virgineo nelle gare ogni modificazione dello status quo “ciò che non è scoperto non esiste” la tendenza insopprimibile a trasferire nella dodicesima gli strumenti della sesta per neutralizzarla.

Opposta alla moltitudine, rappresenta una solitudine che può essere desiderata e ottenuta, desiderata e non ottenuta, temuta e reale, temuta e non corrispondente a realtà.

Opposta alla smania di stabilità e di eternità nel presente, la dodicesima esprime il desiderio di fuga da una realtà avvertita come costrittiva, e può spingere tale desiderio fino a vagheggiare la morte o anticiparla. Opposta la fiducia pragmatica, esprime fiducia nel futuro in materiale, in un mistico aldilà, cui accedere con la religione. Propone le collettività eccentriche dei conventi e degli eremitaggi.

Le nemiche naturali della dodicesima sono la sesta, la terza e la nona.

I quadrati con la terza hanno facile lettura pensando alla socievolezza di una casa e alla tendenza all’isolamento dell’altra. I giornalisti si interessano ad una idea solo quando diventa un fatto; per una mentalità casa dodicesima un fatto è interessante solo se si inserisce nello schema di un’idea, se si presta ad una interpretazione più vasta. Il conflitto può avere conseguenze sgretolanti sulle professioni della terza e sulla tendenziale superficialità.
Quadrati con la nona poggiano su un conflitto apparentemente anomalo, tra Nettuno in Sagittario e Nettuno in Pesci. La prima manifestazione Nettuno mantiene dimensioni terrestri grazie al peso di Giove – decima in Sagittario, caratteri di sano realismo. L’accoppiata Luna – Nettuno indicano il distacco dalla normalità e la contestazione della vita difesa a tutti i costi. I quadrati possono influire su un comportamento che esita di fronte all’audacia di certe conquiste mentali; esercitano la loro influenza su circostanze esterne o ambientali tipo paura di grandi viaggi.
Trigoni tra nona e dodicesima danno risultati ottimi anche se troppo stimolanti per le tendenze speculative.

Le alleate naturali della casa dodicesima sono la quarta e l’ottava, la seconda e la decima.

I trigoni con la quarta danno alla solitudine o all’isolamento un aggancio che affonda nell’atmosfera rassicurante della famiglia, tipo la donna felice che si è dedicata ai genitori, o di un figlio che il troppo affetto dei genitori ha mantenuto isolato dal mondo, o di chi ha fatto della propria casa un inaccessibile castello.
I sestili con la seconda sono più sfumati; non è la famiglia ma il territorio natale e la sicurezza materiale che appaiono elementi necessari per vivere bene le simbologie della dodicesima.
I trigoni con l’ottava aggiungono il piacere dell’occulto al fascino dell’ignoto, preparano il distacco dalla norma con una alienazione dal territorio e dalla tradizione, unendo l’interesse per la morte al disinteresse per la vita. Pericolosamente stimolanti per chi abbracci una carriera politica.
I sestili con la decima favoriscono la libertà d’azione associandole uno spirito anticonformistico e irriducibile ai giochi convenzionali. Rendono ossessiva la necessità di indipendenza con opposizioni sesta – dodicesima.

La dodicesima casa si riferisce alle responsabilità sociali e al contributo che si dà per migliorare le qualità di vita degli altri.
Questa casa sta ad indicare i debiti spirituali che ci siamo trascinati dalle esperienze di vite precedenti e che talvolta ci tormentano quando osserviamo le ingiustizie che esistono nel mondo e nell'ambiente in cui viviamo. La dodicesima casa rappresenta anche la sensazione di angoscia che ci attanaglia quando sentiamo di persone coinvolte in situazioni dolorose fisicamente o in condizioni di vita disumane a causa di restrizioni sociali, politiche, economiche o religiose. Per mezzo di questa casa ci sentiamo spinti a rispondere con compassione a tali situazioni, oppure se si è in stato di passività, declinare qualsiasi responsabilità personale.

La dodicesima casa contiene anche delle risorse segrete che spesso non riusciamo a trovare, sepolte come sono insieme alle cose spiacevoli che ci riguardano direttamente, che non abbiamo né la forza né il coraggio di affrontare. Quando accettiamo di aiutare qualcuno che non ce la fa da solo, non solo rendiamo un servizio ma veniamo anche a patti con i nostri timori nascosti, con le nostre ansie represse.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima la tua interpretazione :)
Concordo in pieno con la tua analisi.. eppure mi sono sempre chiesto quanto questa casa - definita tradizionalmente dell' "isolamento", dell'"abbandono" - rappresenti anche l'estasi, il misticismo, l'abbandono all'eterno ignoto, al fato, al cerchio che si chiude..ad un destino più grande. personalmente do molta importanza ai pianeti in XII. Posti lì, alla fine del tutto, tra la bocca del serpente e la sua coda, splendono particolarmente, e se ben interpretati rendono meglio l'analisi di quanto possa fare un pianeta sull'ascendente.. che poi sono sempre lì vicino! Personalmente adoro la mia Venere abbandonata in XII. Dà un senso di tragicità all'amore di cui ormai non riesco più a fare a meno. :)

Arteka ha detto...

Grazie!
E' vero, la dodicesima casa è molto interessante a livello filosofico e teorico. A livello pratico, quotidino, è certamente la più sfuggente, nel tema non sempre è facile analizzarla. Ricordo però un tema natale di comparazione fatto in occasione di un matrimonio in cui un Mercurio con aspetti terribili in dodicesima diventava il fulcro di un'unione. Le esperienze negative di due figli "invisibili" alle rispettive famiglie avevano formato una coppia che aveva capito profondamente quanto quella solitudine li aveva uniti.

Anonimo ha detto...

Anch'io ricordo di una sinastria simile per certi versi, con un Marte in XII che sconvolgeva l'intero tema del nativo. Penso che la XII si presti meglio, più delle altre, ad interpretazioni karmiche, se vogliamo, in bilico com'è tra passato , presente e futuro..... non studio particolarmente l'astrologia karmica, ma vorrei sapere cosa ne pensi a riguardo :)

Arteka ha detto...

Si, può essere, ma dipende sempre da come si presenta il tema natale. Se si trovano pianeti e aspetti interessanti può suggerire qualche spunto per comprenderne meglio la totalità e può essere discusso con il proprietario del tema, ma non credo sia sufficiente per fare un'analisi karmica.
Riguardo all'Astrologia Karmica, la trovo molto interessante e credo valga la pena approfondirla, può essere un bagaglio di esperienza molto utile. Dipende poi dal taglio che ognuno vuol dare alla sua ricerca. Personalmente preferisco studiare il tema come fotografia dell'individuo inserito nel presente e magari approfondire con i transiti di eventi o di momenti specifici (tipo il passaggio di Saturno sul Saturno di nascita o sul Sole ecc).

Marval ha detto...

Opposta alla casa sesta (quinta), che è la casa del quotidiano....


Interpretazione che stimola la meditazione.Grazie.

Arteka ha detto...

Grazie per la segnalazione :)

Anonimo ha detto...

personalmente ho in XII CASA tre pianeti!
marte, saturno e venere, nel segno del cancro.
sono un personaggio molto complesso infatti. ho poi il sole in leone, luna in bilancia, marte in leone.
Ho sempre un forte bisogno di introspezione, mi piace l'occulto in tutte le sue forme (benefiche) e spesso mi sento fuori dal mondo perchè la penso diversamente. tendo ad isolarmi da un lato, ma dall'altro ho bisogno della comunicazione con gli altri..insomma per riassumere sono veramente un'enigma anche per me stessa :) che ne dite?

giorgio ha detto...

semplicemente..con Venere Giove in congiunzione e Urano congiunto all ' AS tutto in Cancro..devo dire che ne ho passate parecchie..Luna in quadrato ai primi gradi( Ven e Gio)marte opposto in Capricorno ma aiuti da Nettuno e Saturno in quarta.
Ora mi troverò per un bel po'(20 anni o giù di lì) Plutone in opposizione..
Grazie è stata una delle trattazzioni meno negative e al contempo interessante della XII.
giorgio
27.05.1954 hr:8 trieste

Unknown ha detto...

Devo dire che la tua è una delle interpretazioni più complete ed interessanti. Vorrei una parere circa una particolare configurazione: marte giove e luna in scorpione (asc scorpione) in dodicesima e in bilancia che formano trigono (i tre astri) col nodo nord in cancro in ottava casa che è in gemelli, ma forse è meglio se vi do i dati. Sesso m 24/08/1982 Bari ore 13.00 Grazie per la collaborazione

Anonimo ha detto...

Io non sono un astrologo, ma avendo tre pianeti in dodicesima, Saturno, Plutone e Giove, sento tutto il peso dell'umano frale e del quotidiano...